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I TRENT'ANNI DI SOS DONNA

BOLOGNA, 19 dicembre 2019 | E’ il 30 ottobre 1989 quando il quartiere Saragozza di Bologna dà attivazione ad un “servizio di assistenza telefonica alle donne vittime di violenza” condotto da “operatrici volontarie tutti i giorni dalle 20 alle 24”.  Ne danno notizia  La Repubblica e  Il resto del carlino citando entrambi un “gruppo SOS DONNA” che vuole garantire, oltre alla solidarietà e all’aiuto morale, ogni altra forma di assistenza giuridica, sociale, sanitaria.

SOS Donna è dunque un Centro AntiViolenza,  cioè un punto in cui le donne si riuniscono sia per studiare e analizzare gli aspetti della violenza maschile sulle donne,  sia per organizzare e realizzare i modi dell’aiuto e del sostegno alle donne che la subiscono.

Gestito  dall’omonima associazione di volontariato “SOS Donna – Una linea telefonica contro la violenza” questo centro ha lo scopo dunque di favorire, con la  telefonata ed i successivi colloqui, l’ascolto di quelle situazioni di violenza di genere che in modo del tutto trasversale colpiscono le donne soprattutto all’interno del rapporto di coppia. Individuati i bisogni e fornite le prime informazioni utili, le operatrici garantiscono  protezione e accoglienza gratuita a seguito di colloqui strutturati volti ad elaborare un percorso di accompagnamento di uscita dalla violenza anche con un supporto psicologico, una consulenza legale e un eventuale collegamento alla rete di servizi presenti sul territorio.

Tutto ciò perché le volontarie di SOS Donna credono fortemente che le donne possano superare la violenza proprio grazie alla relazione, al supporto e al confronto con altre donne.

L’associazione è iscritta all’Albo del Volontariato, fa parte del Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia Romagna, insieme ad altre associazioni ha costituito la rete Attraverso Lo Specchio che si occupa di prevenzione ed educazione al genere, partecipa all’Accordo metropolitano del 2015 relativo alla realizzazione di attività di ospitalità in pronta accoglienza o in case rifugio ed ha firmato nel 2017 il Protocollo di Intesa con il Comune di  Bologna per il miglioramento della protezione.

TRENTA ANNI, dunque, densi di lavoro ma pieni di quelle  soddisfazioni che solo gli incontri con le altre donne possono dare.